DROSERE PIGMEE
Le Drosere pigmee sono un gruppo di piccole drosere a crescita invernale presenti principalmente in Australia. Si chiamano così a causa delle loro dimensioni minute, e per questo sono considerate le drosere più piccole del mondo.
Vivono in terreni sabbiosi, spesso asciutti in superficie, e per questo hanno sviluppato delle sottili e lunghissime radici che servono per procurarsi l’acqua presente in profondità nel terreno.
La fioritura di queste piccole piante è spesso spettacolare: a volte i fiori sono più grandi dell’intera pianta.
VASI: I vasi migliori sono quelli in plastica, di qualsiasi colore. A causa delle lunghe radici, queste piante necessitano di vasi piuttosto alti.
SUBSTRATO: Il substrato classico per le drosere pigmee è torba acida di sfagno + sabbia di quarzo in proporzioni 1:1
La torba deve avere dei valori precisi:
PH: inferiore a 5
Materia organica: superiore a 90%
azoto: inferiore a 1%
La sabbia può essere sostituita con perlite. Il ghiaino di quarzo non è adatto a causa della granulometria elevata.
ACQUA: L'acqua deve avere un residuo fisso inferiore 50. Va bene l'acqua demineralizzata, l'acqua da osmosi inversa (acquistabile nei negozi di acquari), l'acqua piovana o anche l'acqua oligominerale. Anche l'acqua dei deumidificatori può andare bene ma prima bisogna accertarsi che dalle linguette di condensazione non vengano rilasciati pericolosi sali di metalli (come solfato di rame).
Acque più pesanti causano un innalzamento del ph della torba con conseguente proliferazione batterica e un aumento dell'azoto. Questo, sommato al cloro presente nell'acqua di rubinetto, con il tempo causa danni gravissimi alla pianta che possono concludersi con la morte.
E’ importante tenere sempre almeno due dita di acqua nel sottovaso e, se necessario, vaporizzare le piante di tanto in tanto.
D’estate, in natura, le drosere pigmee vanno in riposo estivo. Alcune specie più semplici possono saltare il riposo ma altre più rare e delicate come la drosera citrina esigono la riproduzione delle condizioni naturali anche in coltivazione. Si procederà quindi alla riduzione graduale dell’apporto idrico durante i mesi più caldi dell’estate, facendo attenzione che il composto non secchi completamente in profondità.
Un’elevata umidità atmosferica non è necessaria per queste piante, anzi, è meglio mantenere una buona circolazione dell’aria per prevenire marciumi e muffe.
E' meglio evitare eccessivi ristagni e per le piante adulte si può far asciugare il sottovaso prima di rabboccare nuovamente con acqua.
RINVASO: Le Drosere pigmee non vanno rinvasate poichè le loro radici sono lunghe, sottilissime e molto delicate. Se vengono danneggiante la pianta solitamente muore. Se è proprio necessario cambiare vaso, è meglio tenere sempre intero il panetto di terra.
TEMPERATURE: Le temperature ideali vanno dai 5 gradi di minima invernale ai 35 gradi di massima estiva.
LUCE: Tutte le specie necessitano di pieno sole, quindi è sconsigliato tenerle in casa o in un terrario scarsamente illuminato. L’ideale è tenerle all’aperto alla luce solare diretta per tutto l’anno. Se le temperature invernali si avvicinano troppo allo zero bisogna ripararle in serra fredda o in un luogo ben illuminato in cui la temperatura rimane intorno ai 5 – 10 gradi
RIPRODUZIONE: I semi sono difficili da germinare, ma si può tentare seminando a primavera in un composto di sabbia e torba tenuto in un luogo fresco e luminoso.
Più semplice è la riproduzione tramite gemma: le Drosere pigmee in inverno producono molte gemme al centro della rosetta. Queste possono venire raccolte e sparse nello stesso composto delle piante adulte. Le gemme germineranno nel giro di pochissimi giorni, dando vita a piante che diveranno adulte in pochi mesi. Le gemme rimangono vitali per poco tempo e quindi bisogna seminarle subito. Possono comunque essere conservate in frigo per qualche settimana.
Dopo la semina delle gemme è importante mantenere il substrato sempre molto umido, vaporizzando spesso fino a radicazione avvenuta.
Anche se non si ha intenzione di seminare le gemme è sempre meglio toglierle dalla pianta madre dopo che le ha prodotte, o rischiano di soffocarla o causare marciumi.